IL CORSO DI INGLESE
Il T.U.I….l’esame finale di
inglese, questa strana entità che fin dai primi giorni d’Accademia ci
tormenta nei sogni notturni (specie di coloro che hanno studiato
francese alle superiori…) ricordandoci l’importanza di questa lingua per
il nostro futuro, in particolar modo di quello dei piloti e dei
navigatori, che si troveranno, subito dopo la fine dell’Accademia,
calati nella realtà delle scuole di volo statunitensi e canadesi.
Come prepararsi al meglio per questo difficile esame?
Cosa c’è di meglio di un mese
intero nelle terre di Sua Maestà?
E allora ecco che il 21 di
luglio, un gruppo di Sottotenenti dello Zodiaco si imbarcano a Fiumicino
per Londra (i più fortunati, gli altri infatti si sono imbarcati a
Napoli, hanno fatto scalo a Venezia e poi sono arrivati a Edimburgo dopo
un viaggio di circa 12 ore complessive…).
Arrivati a destinazione,
ognuno di noi è andato nella rispettiva famiglia ospitante, nella quale
almeno un membro aveva la qualifica per l’insegnamento della lingua (il
tutto è stato organizzato da un’agenzia che si occupa di questi viaggi
studio, contattata dall’Aeronautica).
E così è iniziata la nostra
avventura inglese, con 5 ore di lezione al giorno, gli immancabili
problemi di comunicazione iniziali, il cibo e le abitudini diverse da
quelle mediterranee, i fine settimana passati insieme agli amici che
abitavano più vicini a Londra o a Cambridge o a Edimburgo: ciò a seconda
della storia personale di ognuno di noi, ma queste le impressioni
raccolte.
Alla fine del corso, il 16 di
agosto, un po’ l’inglese l’avevamo imparato (forse): finalmente
l’incomprensibile messaggio del Comandante dell’aereo della British che
ci riportava a casa era un po’ più intelligibile…un ottimo test… eravamo
pronti ad affrontare “il mostro”, il T.U.I……
p.s.=peccato che l’abbiamo
fatto due mesi dopo…ma questa è un’altra storia…
Gigio